Figlie d’erba rami d’olivo

È cominciato il mio lungo addio
al mondo che mi ha abitato
L’angolo è che bisogna essere
sinceri prima con se stessi
in modo forsennato e violento
Ma la sincerità non è la verità
è la vita senza nomi

E io sono troppo disperatamente livido
per morire e basta
Sono una foresta
di anime sbattute dal vento
un momento di foglie
di figlie d’erba rami d’olivo
e disegno il mio cerchio in aria
che sa di terra rossa e sale
per spezzarlo con un solo respiro
e incatenarmi alla libertà del creato
Dicono che io sia un santo
il ritorno acuto delle rondini