I turisti fotografano i gabbiani
in mezzo al puzzo più allucinante
Il fumo uccide
vedo inciso sulla strada che cammino
Sono un mattino
un lungomare di voglie
una collana di sguardi blu
tra una madre e una figlia
sono un galleggiante di foglie
profondissime
vibrisse raggianti
Avanti! come il popolo
il secolo
Mischio lo spirito nella carne
l’ombra nutrita dal sole sul tempo
Slaccio spazi aguzzi sugli scogli
perché ho un cancro candido di luce
nel sangue un velo nero che vive e tace
L’abbraccio con un bacio
Mostruosamente libero
sono al vento sincero
come eterno a te ritorno
giorno per il momento
l’ambulanza non è la mia stanza
ma il miagolio
l’orizzonte del mare
le vie più strette dell’Oriente
i pesci sconosciuti
Non mento
I gabbiani fotografano i turisti
Mischio lo spirito nella carne
l’ombra nutrita dal sole sul tempo
Slaccio spazi aguzzi sugli scogli
perché ho un cancro candido di luce
nel sangue un velo nero che vive e tace
L’abbraccio con un bacio
splendida questa strofa: hai doti non comuni nello scrivere, crei immagini che non si dimenticano con le parole, ne conosci l’ottimo impiego. buona domenica
Grazie mille.
sempre intenso, immenso…
la tua scrittura immerge chi ti legge nella vita, di vita
un flusso integrale, necessario, è per me
Di una intensità rara e con immagini davvero particolari che ho apprezzato moltissimo…
Trascini nella vita il tuo lettore.
Complimenti.
gb
Grazie mille
Bella
Grazie di cuore