Con i malati terminali
si usa un riguardo
che è già un allontanamento.
iTer
Io davanti a me insonne volo
c’è di tutto è bello e di brutto
Che uccello che sono ali in posa
di niente è nulla e lo vedo bene
Ogni dettaglio d’insieme è solo
Forte ogni nascita è un lutto
Sogni su ogni mia singola rosa
La mia sorte è luna nelle vene
Po di piene e paludi da ansare
nude che ti fanno l’occhiolino
fino a che tu non migri a capo
Riso rosso basmati e daccapo
mangio sì mangio zuccherino
vino la voglia di scopare tutto